martedì 5 luglio 2016

[Recensione PS4]: Rachet&Clank PS4

La rinascita del Platform?
Appena 20 giorni prima dell'attesissima uscita Europea di Uncharted 4, la Sony lanciò sul mercato il Reboot (e non un semplice remastered) di Rachet&Clank, famosissima saga iniziata dal Team Insomniac Games per la mai troppo amata, Playstation 2Il gioco è stato messo sul mercato ad un prezzo budget e, sebbene di questi tempi il prosieguo, o in questo caso rinascita di vecchie IP sia abusato dalle case di produzione col solo scopo di far soldi (e senza fornire un prodotto di vera qualità), si è rivelato forse la vera grande sorpresa di questo 2016.

Questo perchè, come già detto, il team di sviluppo non si è limitato a modernizzare la grafica del primo capitolo della saga, ma ha unito vari personaggi, avvenimenti, ambientazioni e armi dei vari Rachet and Clank usciti fino ad oggi in una miscela vincente, una vera e propria lettera d’amore nei confronti di un passato così glorioso per i due piccoli/grandi ranger spaziali . Per quanto concerne la trama, come già detto essa riprende le prime avventure del Lombax più amato dei videogiochi e del suo fidato amico robotico, raccontando di fatto la storia del capostipite della serie, uscito ben 14 anni fa.

I ragazzi di Insomniac, attraverso alcune scelte azzeccatissime, sono riusciti a fondere vari elementi personaggi e ambientazioni di tutti i capitoli creando una continua rete di rimandi a tutti i giochi della saga che strapperanno spesso un sorriso sia ai giocatori che giocarono il primo capitolo su Ps2 sia ai neofiti della saga che si approcceranno ad essa per la prima volta.Geniale è, per esempio, il modo in cui sono narrati i fatti, ovvero attraverso il capitano Qwark, eroe intergalattico ora in prigione che racconta le vicende passate del mitico duo. Per quanto riguarda il reparto tecnico, bisogna far presente che il gioco, essendo di fatto preso direttamente dal film uscito quest' anno dedicato a Rachet e Clank, prende alcune delle sue animazioni e cutscenes dallo stesso, tuttavia la grafica in generale è fatta talmente bene che non noteremo stacchi tra queste sequenze e quelle fatte con il motore di gioco.I mondi che andremo a visitare sono vastissimi, coloratissimi e tutti ben caratterizzati con uno spazio visivo pienissimo di mostri, edifici, velivoli e tanto altro ancora, tutto ciò con una ottimizzazione perfetta ed un framerate roccioso piantato a 30 FPS anche nelle fasi più concitate.
I personaggi, tutti ironici e divertenti, sono posti in contesti davvero azzeccati, abbastanza numerosi e sfaccettati, e per tutti coloro che vorranno conoscere tutte le loro sfaccettature non mancheranno delle quest secondarie che c’è li faranno scoprire poco a poco.Se con il comparto tecnico, i personaggi e le ambientazioni Rachet&Clank risulta sopra la media dei titoli attualmente disponibili, è il gameplay che lo fa entrare di fatto tra i migliori giochi usciti quest' anno. Numerosissimi nemici coloratissimi, armi irrealistiche e completamente fuori di testa (una di queste vi permetterà, tramite una strobosfera, di far ballare i vostri avversari), combattimenti terrestri e su navicelle spaziali contro decine di mostri in contemporanea, esplosioni cartoonesche e soprattutto una dose di divertimento che non si provava nello giocare ad uno sparatutto così frenetico da un bel pò di anni. 

Per quanto concerne le fasi di platform all'interno del gioco esse risultano sempre molto divertenti e ingegnose, anche se quasi mai impegnative. Nessun enigma ambientale terrà occupato il nostro Ratchet per più di qualche minuto e queste parti sono di difficoltà molto inferiore rispetto a quelle dove si imbracciano le armi e si fa ricorso alla mera forza bruta per proseguire nell’avventura; tuttavia questa è una scelta fatta dal team di sviluppo per far procedere il gioco in maniera abbastanza lineare, senza esagerati intoppi dovuti dagli enigmi, con lo scopo di non interrompere la trama, che sebbene sia molto leggera e semplice avvince il giocatore e lo tiene incollato allo schermo per scoprire cosa accadrà allo strambo duo nello stage successivo. Unica pecca riscontrata, per i vecchi nostalgici, è forse la mancanza di arene, presenti negli altri capitoli della saga, e che avrebbero fornito al gioco ancora più ore di divertimento. Oltre ad essere un piccolo gioiellino tecnologico, Rachet&Clank rappresenta anche una speranza per tutti gli amanti del genere, oltre che un messaggio per le case produttrici: I PLATFORM NON SONO MORTI!

Con questo gioco infatti la Sony ha dimostrato come questo genere può essere benissimo trattato con successo dalle grandi compagnie, e non solo attraverso nuove IP ma anche magari con il ritorno di alcuni capitoli di saghe storiche.L' E3 è vicino, chissà se i tempi sono maturi e se la Naughty Dog di farà tornare sui nostri scaffali le avventure del Bandicoot più famoso del mondo...


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