mercoledì 20 luglio 2016

[Recensione Serie TV]: BETTER CALL SAUL

Breaking Bad, è risaputo, è tra le migliori serie televisive degli ultimi 20 anni. Acclamata come capolavoro da critica (vincendo ben 15 Emmy e numerosissimi altri premi) e amata dal pubblico, la serie prodotta dalla AMC ha acquisito in sole 5 stagione un numero di fan spropositato.
Merito di questo grandissimo successo va sicuramente, oltre che agli attori davvero perfetti e ad una regia che fa scuola, alla sceneggiatura, che sebbene possa sembrare quasi semplice e banale se raccontata agli amici, riesce a prendere lo spettatore, trasformando una “dark commedy” in un vero e proprio dramma.
Scherzando sul set, proprio riguardo alla parte commedy della serie, Vince Gilligan, regista ideatore e produttore esecutivo della serie, vedendo per la prima volta far la sua comparsa sullo schermo il cinico, ironico e amatissimo Saul Goodman, pensò di farci uno spin-off sopra per raccontare le vicende che lo hanno portato a divenire un avvocato senza scrupoli e decisamente sopra le righe.


Così nacque “Better call Saul” serie TV a tinte decisamente più leggere di Breaking Bad ma che nasconde, sotto una fitta coltre di battute ironia sorrisetti e risate, anche tematiche molto serie.
La storia è ambientata prima di quanto successo in Breaking Bad, e viene narrata come un lungo flashback del nostro caro Saul, che dopo esser riuscito a cambiare identità e nome per evitare l' arresto a causa dei rapporti con Walter White, si è ricostruito una vita, ma ricorda con profonda malinconia il suo passato da promettente avvocato.
Scopriamo che il vero nome del protagonista è in realtà James McGuill, fratello di Chuck McGuill, cofondatore di un importante studio legale.
Ovviamente il nostro James non assomiglia per nulla all' integerrimo fratello e si presenta come un avvocato molto più alla buona, che, nonostante le grandi capacità oratorie, si trova a volte connesso col alcuni clienti legati al malaffare, alcuni “piccole” infrazioni alle regole e con una clientela di età abbastanza matura, che è coinvolta in una truffa finanziaria ai loro danni.

Non voglio soffermarmi sulla trama, davvero ben scritta e con qualche colpo di scena, che se non vi faranno tenere il fiato sospeso come nella serie pilota vi strapperanno quantomeno un sorriso o talvolta vi trasmetteranno suspance e preoccupazione per la sorte dei personaggi; ma quello che tengo a sottolineare sono la bravura degli attori, la regia e alcuni rimandi alla serie principale di Gilligan.
Gli attori, gli stessi di breaking bad per quanto riguarda coloro che sono apparsi in entrambe le serie tv, sono davvero molto molto bravi; Bod Odenkirk dimostra grandissima abilità nella recitazione e nel tenere la trama intera di una serie da solo, Jonathan Banks riesce ad esprimere gamme di emozioni molto più varie rispetto alla sua interpretazione in Braking Bad, mentre gli altri attori, già famosi per altri film o telefilm, si sono dimostrati perfetti nei ruoli da loro interpretati.

Per quanto riguarda la regia e la sceneggiatura è chiara fin da subito la volontà di collegare questo Spin-Off alla serie madre.
Anche se Jesse e Walt non appaiono (per ora almeno) tra le fila dei personaggi, la serie è colma di piccoli easter eggs e soprattutto di personaggi già presenti nella serie principale. Oltre al nostro avvocato preferito, molto importante saranno le vicende di Mike Ehrmantraunt, del quale scopriremo come da integerrimo poliziotto diverrà lo spietato e freddo killer che abbiamo imparato a conoscere a amare.
Better call Saul non è un semplice spin-off, ma una vera e propria serie TV degna di nota, e che ha già vinto nelle sole due stagioni finora uscite numerosi premi, e ha ottenuto molte nomination.
In alcuni frangenti pare persino più geniale dello stesso Breaking Bad, e ovviamente, nonostante possa essere vista da tutti anche non avendo seguito le vicende di Walt e Jesse, il consiglio (un po' come per Star Wars) è quello di vedere prima BrBa e poi Better Call Saul, in modo da cogliere tutte le citazioni, easter egg e situazioni al limite del normale che rendono questa serie l' ennesimo capolavoro del genio ormai consacrato Vince Gilligan.

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